Le Ceste solidali sono state la prima azione di soldiarietà messa in campo dalla Brigata Visone per portare aiuto materiale alla popolazione del nostro territorio durante l’emergenza sociale scatenata dalla pandemia.
Attualmente il progetto non è attivo.
L’iniziativa è stata lanciata a Rho il 15 aprile 2020, in pieno lockdown nazionale, con l’allestimento di una decina di Ceste diffuse in città. In pochi giorni i punti di distribuzione sono raddoppiati e la rete si è allargata oltre i confini comunali grazie al contributo di molte persone che si sono impegnate ad allestire e curare una Cesta solidale.
All’inizio di maggio, le Ceste censite erano 32 in 6 comuni: Rho, Pogliano Milanese, Pero, Lainate, Nerviano e Parabiago. Di quell’esperienza puoi consultare una mappa e una breve rassegna stampa.
Per cercare di rispondere in modo più mirato e meglio strutturato ai crescenti bisogni della popolazione, con l’evoluzione del quadro epidemiologico la Brigata ha poi deciso di attivare un servizio di Aiuti alimentari gratuiti per generi di prima necessità rivolto alle persone più bisognose, inziativa supportata da periodiche Raccolte alimentari in città. In questo modo, al naturale esaurirsi dell’esperienza della Ceste, la Brigata ha risposto con nuovi progetti più in linea col mutato contesto.

Le ceste
Le Ceste solidali erano una rete autogestita di ceste e cassette contenenti generi alimentari di prima necessità e prodotti per l’igiene personale, diffuse in più punti di distribuzione sul nostro territorio.

Il funzionamento
Il meccanismo virtuoso che abbiamo cercato di mettere in moto è stato quello del mutuo soccorso. Le Ceste solidali funzionavano secondo un’economia circolare basata sul dono, esemplificata dal principio del “Chi può metta, chi ha bisogno prenda”. In pratica: chi aveva necessità materiali urgenti poteva prendere gratuitamente e liberamente i beni contenuti nelle ceste. Chi aveva invece disponibilità e voleva dare una mano al prossimo poteva contribuire mettendo altri prodotti nelle ceste affinché queste non rimanessero mai vuote e la solidarietà popolare si autoalimentasse senza sosta.

La rete
Le prime Ceste solidali sono state allestite e curate da* volontar* della Brigata. Ognuno poteva però allestire di propria iniziativa una cesta solidale davanti alla sua abitazione o in punti significativi della propria città, contribuendo così a diffondere questa buona pratica e ad ampliare i nodi della rete.

Scroll to top