L’impatto di questa crisi sanitaria non è uguale per tutt* e il costo maggiore lo paga chi, come le persone migranti, già viveva una condizione quotidiana di precarietà. Precarietà di veder messi in discussione l’accesso ai diritti di base e la possibilità di rimanere nella propria casa ad ogni rinnovo del permesso di soggiorno ed a ogni perdita del posto di lavoro, precarietà che negli ultimi mesi non ha fatto che peggiorare. A raccontarcelo sono Stefano e Paola dell’associazione Nabad, che ha una lunga esperienza di progetti intraculturali nei paesi del nostro territorio. Oltre allo sportello solidale, le scuole di italiano e il supporto ai minori, Nabad si occupa di realizzare momenti di socialità e condivisione aperti alla cittadinanza, dove il concetto di integrazione viene sostituito da quello di interazione e quindi dialogo e conoscenza reciproca. Stefano e Paola ci raccontano come questi progetti sono stati adattati per far fronte alla crisi e fare in modo che nessun@ venga lasciat@ indietro, specie chi vive le situazioni di maggior difficoltà.